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29 agosto 2024: si è conclusa la 74a Settimana Liturgica Nazionale dal titolo:
Nella liturgia la vera preghiera della Chiesa
Popolo di Dio e ars celebrandi
Il frutto di labbra che confessano il suo nome (Eb 13,15)
ospitatta dall’Arcidiocesi di Modena-Nonantola dal 26 al 29 agosto 2024
Le priorità concrete consegnate da papa Francesco ai partecipanti alla settimana liturgica nazionale per porre l’accento della riflessione sulla Liturgia come “vera” preghiera della Chiesa:
- riscoprire la coralità della preghiera liturgica, attraverso la quale, unendoci alla lingua materna della Chiesa, diventiamo un solo corpo e una sola voce. Sant’Agostino ci ha ricordato il profondo rapporto della nostra preghiera con Cristo: quando pregando parliamo con Dio, è Gesù stesso che «prega per noi, prega in noi ed è pregato da noi. […] Riconosciamo dunque in lui le nostre voci e le sue voci in noi» (Enarr. in ps. 85, 1: CCL 39, 1176). La bellezza della verità della preghiera cristiana sta proprio in questo intreccio di voci, che potremmo giustamente chiamare coralità. Ogni preghiera cristiana è sempre a più voci, come ogni azione liturgica è sempre a più mani: siamo uniti a Cristo, e in Cristo ritroviamo tutta l’umanità. Ora il valore di questa coralità della preghiera liturgica non dev’essere semplicemente asserito, ma va sperimentato attraverso il nostro celebrare. Uno dei momenti più importanti in cui possiamo fare tale esperienza è la Liturgia delle Ore, che ancora merita impegno perché diventi effettivamente preghiera del popolo di Dio. Le nostre comunità tornino ad elevare in coro la preghiera dei Salmi e imparino a vivere, nella liturgia e nella vita, il valore dell’unità e della comunione.
- il rapporto con il canto sacro. La musica nella liturgia non è un elemento ornamentale, ma ne è parte integrante e necessaria (Sacrosanctum Concilium, 112), contribuisce insieme agli altri linguaggi di cui si compone la liturgia all’epifania del mistero celebrato. Nel canto, infatti, i fedeli vivono ed esprimono la loro fede. San Paolo VI con grande sapienza scriveva a tale proposito: «Se i fedeli cantano, non disertano la Chiesa; se non disertano la Chiesa, conservano la fede e la vita cristiana» (Discorso all’Assemblea plenaria dellEpiscopato d’Italia, 14 aprile 1964). Il Papa ne raccomanda, quindi, una speciale cura, in modo particolare nella celebrazione dell’Eucaristia domenicale, ricordando come nel canto, mediante l’accordo delle voci, si esprime l’unione spirituale di coloro che si comunicano, si manifesta la gioia del cuore e viene messo in luce il carattere comunitario di quanti si accostano a ricevere l’Eucaristia (cfr. Ordin. Gen. Messale Romano, 86).
- il silenzio a cui ci educa la liturgia, come mostrano i continui richiami nella sinassi eucaristica all’atto del tacere. Il Papa, pertanto, chiede di contrastare la frenesia, i rumori e le chiacchere che ci insidiano nella vita di ogni giorno valorizzando il sacro silenzio, gesto eloquente, tempo favorevole e spazio fecondo per rimanere nell’amore del Signore, coltivare uno sguardo contemplativo, dare profondità alla preghiera del cuore e lasciarsi trasformare dallo Spirito. Questa familiarità ad ospitare il silenzio, è il vero presupposto perché la Chiesa possa mettersi in ascolto di Colui che si rivela nel «sussurro di una brezza leggera» (cfr 1Re 19,12).
- la promozione della ministerialità liturgica, come frutto dell’essere Chiesa della Pentecoste (cfr Desiderio desideravi, 33). In quest’ottica, e non in una prospettiva funzionale, è importante leggere i ministeri a servizio della liturgia: in essi, infatti, si manifesta la diversità dei doni che lo Spirito Santo suscita nella comunità cristiana. La presenza di una ministerialità diversificata, nutrita dalla comunione in Cristo, alimenta la partecipazione attiva dell’assemblea e promuove la corresponsabilità nella missione manifestando, in concreto, l’indole sinodale della Chiesa. Tale consapevolezza, come ci ha ricordato Papa Francesco (cfr ivi, 38), richiede un impegno costante nella formazione, perché si evitino personalismi e manie di protagonismo e si realizzi un vero servizio alla comunione.
LETTERA APOSTOLICA – DESIDERIO DESIDERAVI
SULLA FORMAZIONE LITURGICA DEL POPOLO DI DIO
papa Francesco, 29 giugno, Santi Apostoli Pietro e Paolo
La lettera apostolica in nove punti:
I. La Liturgia: “oggi” della storia della salvezza
II. La Liturgia: luogo dell’incontro con Cristo
III. La Chiesa: sacramento del Corpo di Cristo
IV. Il senso teologico della Liturgia
V. La Liturgia: antidoto al veleno della mondanità spirituale
VI. Riscoprire ogni giorno la bellezza della verità della celebrazione cristiana
VII. Lo stupore per il mistero pasquale: parte essenziale dell’atto liturgico
VIII. La necessità di una seria e vitale formazione liturgica
IX. Ars celebrandi
Preghiera conclusiva
Tutta l’umanità trepidi, l’universo intero tremi e il cielo esulti,
quando sull’altare, nella mano del sacerdote,
è presente Cristo, il Figlio del Dio vivo.
O ammirabile altezza e stupenda degnazione!
O umiltà sublime! O sublimità umile,
che il Signore dell’universo, Dio e Figlio di Dio,
si umili a tal punto da nascondersi, per la nostra salvezza,
sotto poca apparenza di pane!
Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio,
e aprite davanti a Lui i vostri cuori;
umiliatevi anche voi, perché siate da Lui esaltati.
Nulla, dunque, di voi trattenete per voi,
affinché tutti e per intero vi accolga Colui che tutto a voi si offre.
San Francesco d’Assisi, Lettera a tutto l’Ordine II, 26-29
Corso di formazione ” Resta accanto a me”
per MINISTRI STRAORDINARI DELL’EUCARESTIA
– Centro Beata Giovanna – Rovereto:
1° appuntamento domenica 12 novembre 2023
2° appunatmento domenica 19 novembre 2023
3° appunatmento domenica 26 novembre 2023
Dalla CEI
Nota “ad experimentum” sui ministeri istituiti del Lettore, dell’Accolito, del Catechista
La Nota stabilisce che il Lettore, l’Accolito e il Catechista vengono istituiti in modo permanente e stabile: laici e laiche assumono così un ufficio qualificato all’interno della Chiesa.
- Lettore: proclama la Parola di Dio nell’assemblea liturgica, in primis nella celebrazione eucaristica; potrà avere un ruolo anche nelle diverse forme liturgiche di celebrazione della Parola, della liturgia delle Ore e nelle iniziative di (primo) annuncio. Prepara l’assemblea ad ascoltare e i lettori a proclamare i brani biblici, anima momenti di preghiera e di meditazione (lectio divina) sui testi biblici, accompagna i fedeli e quanti sono in ricerca all’incontro vivo con la Parola.
- Accolito: è colui che serve all’altare, coordina il servizio della distribuzione della Comunione nella e fuori della celebrazione dell’Eucaristia, in particolare alle persone impedite a partecipare fisicamente alla celebrazione. Anima inoltre l’adorazione e le diverse forme del culto eucaristico.
- Catechista: cura l’iniziazione cristiana di bambini e adulti, e accompagna quanti hanno già ricevuto i sacramenti nella crescita di fede. Può coordinare, animare e formare altre figure ministeriali laicali all’interno della parrocchia, in particolare quelle impegnate nella catechesi e nelle altre forme di evangelizzazione e cura pastorale.
La CEI ha scelto di conferire il “ministero istituito” del/la Catechista a una o più figure di coordinamento dei catechisti dell’iniziazione cristiana dei ragazzi e a coloro che in modo più specifico svolgono il servizio dell’annuncio nel catecumenato degli adulti. Secondo la decisione prudente del Vescovo e le scelte pastorali della Diocesi, il/la Catechista può anche essere, sotto la moderazione del parroco, un referente di piccole comunità (senza la presenza stabile del presbitero) e può guidare, in mancanza di diaconi e in collaborazione con Lettori e Accoliti istituiti, le celebrazioni domenicali in assenza del presbitero e in attesa dell’Eucaristia.
71a SETTIMANA LITURGICA NAZIONALE – CREMONA 23-26 agosto 2021
“Dove sono due o tre riuniti nel mio nome”
comunità, liturgie e territori
PER SEGUIRE ON LINE o PER ASCOLTARE
LA LITURGIA TORNI AL CENTRO DELLA FEDE (papa Francesco)
Chiesa di Trento – Annuncio e sacramenti – SANTI E BEATI DELLA CHIESA TRIDENTINA
La sacra liturgia non esaurisce tutta l’azione della Chiesa, ma è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e, al tempo stesso, la fonte da cui promana tutta la sua energia. Il lavoro apostolico, infatti, è ordinato a che tutti, diventati figli di Dio mediante la fede e il battesimo, si riuniscano in assemblea, lodino Dio nella Chiesa, prendano parte al sacrificio e alla mensa del Signore (Cfr SC 9 – SC 10).
La Domenica
La Pasqua della settimana da celebrare e vivere
Una cristianità che s’incanta dietro memorie e che ripete, senza spasimo, gesti e parole divine, e a cui l’alleluia è soltanto un rito e non la trasfigurante irradiazione della fede e della gioia nella vita che vince il male e la morte, dell’uomo, come può comunicare «i segni della. Pasqua?». Primo Mazzolari (1 aprile 1936) La Pasqua, 64-65
MESSALE ROMANO – Terza edizione italiana
Il Messale rimane il primo ed essenziale strumento per la degna celebrazione dei santi misteri oltre che il punto di riferimento solido per una efficace catechesi liturgica.
I vescovi italiani auspicano il rilancio di una pastorale che valorizzi la conoscenza e il saggio utilizzo del Messale sia nell’ambito della celebrazione sia in quello dell’approfondimento nella mistagogia, per evitare “la stonatura di ogni protagonismo individuale, di una creatività che sconfina nell’improvvisazione, come pure di un freddo ritualismo, improntato a un estetismo fine a se stesso”.
Prospettive e scelte pastorali
Approfondimento: Le orazioni quaresimali Super populum
Il nuovo Messale: sorgente di vita e di luce
1a puntata: 15 novembre 2020 LINK VIDEO YOUTUBE 1
2a puntata: 25 novembre 2020 LINK VIDEO YOUTUBE 2
Presentazione della CEI: Un Messale per le nostre Assemblee
Sussidio – CEI per la nuova edizione del Messale romano
Immagine all’inizio del “Temporale”, con l’alternanza dei tempi liturgici. Un albero stilizzato che evoca diverse stagioni e che si nutre a un sottostante elemento acquatico.
CHI PREGA NON LASCIA MAI IL MONDO ALLE SUE SPALLE (papa Francesco 15-12-2020)
- La preghiera del terzo martedì del mese, ore 20.30, è accompagnata dall’Enciclica
Fratelli Tutti ( Testo dell’Enciclica e Schema del docunento)
4° incontro 16 febbraio o 2021 Il prendersi cura
3° incontro 15 dicembre 2020 I personaggi della Parabola Lc 10, 25-37
2° Incontro 17 novembre 2020 Un estraneo sulla strada
1° Incontro 20 ottobre 2020 Il ruolo di san Francesco in Fratelli Tutti
LA PAROLA DI DIO
La Bibbia, il luogo in cui Dio dà appuntamento all’uomo (papa Francesco, 27/1/2021)
«Abbiamo urgente necessità di diventare familiari e intimi della Sacra Scrittura e del Risorto» (Aperuit Illis (2019)
«Non rinunciamo alla Parola di Dio! È la lettera d’amore scritta per noi da Colui che ci conosce come nessun altro: leggendola, sentiamo nuovamente la sua voce, scorgiamo il suo Volto, riceviamo il suo Spirito». (papa Francesco, 24-01-2021)
Per approfondire:
– “APERUIT ILLIS” : Lettera apostolica in forma di “Motu Proprio”. Indice la celebrazione della domenica della Parola.
– DEI VERBUM: Costituzione dogmantica sulla Divina Rivelazione (Concilio Vaticano II);
– VERBUM DOMINI Esortazione Apostolica PostSinodale (Sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa);
– SCRIPTURAE SACRAE AFFECTUS Lettera Apostolica del Santo Padre Francesco nel XVI Centenario della morte di s. Girolamo che ha posto al centro della sua vita la Bibbia;
– San Girolamo 1 Vita e Scritti Udienza Benedetto XVI 2007-11-07;
– San Girolamo 2 La dottrina Udienza Benedetto XVI 2007-11-14.
8/12/2020 – 8/12/2021
Anno dedicato a S. Giuseppe
(Patris corde)
San Giuseppe rappresenta un’icona perfetta dell’accoglienza dei progetti di Dio.
Possa egli aiutare tutti, soprattutto i giovani in discernimento, a realizzare i sogni di Dio per loro.
papa Francesco
Salve, custode del Redentore, e sposo della Vergine Maria. A te Dio affidò il suo Figlio; in te Maria
ripose la sua fiducia; con te Cristo diventò uomo.
O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,
e guidaci nel cammino della vita.
Ottienici grazia, misericordia e coraggio,
e difendici da ogni male. Amen.
25 marzo 2021 Annunciazione del Signore
da: Pregare in comunione con Maria, papa Francesco, Udienza 24/3/2021.
Maria è stata ed è presente nei giorni di pandemia, vicino alle persone che purtroppo hanno concluso il loro cammino terreno in una condizione di isolamento, senza il conforto della vicinanza dei loro cari. Maria è sempre lì, accanto a noi, con la sua tenerezza materna”.
[…] Cristo è il Mediatore, il ponte che attraversiamo per rivolgerci al Padre (cfr C CC, 2674). È l’unico Redentore: non ci sono co-redentori con Cristo. È il Mediatore per eccellenza, è il Mediatore. Ogni preghiera che eleviamo a Dio è per Cristo, con Cristo e in Cristo e si realizza grazie alla sua intercessione. Lo Spirito Santo estende la mediazione di Cristo ad ogni tempo e ogni luogo: non c’è altro nome nel quale possiamo essere salvati (cfr At 4,12). Gesù Cristo: l’unico Mediatore tra Dio e gli uomini.
Dall’unica mediazione di Cristo prendono senso e valore gli altri riferimenti che il cristiano trova per la sua preghiera e la sua devozione, primo tra tutti quello alla Vergine Maria, la Madre di Gesù.
Ella occupa nella vita e, quindi, anche nella preghiera del cristiano un posto privilegiato, perché è la Madre di Gesù […] È colei che “indica la via”, cioè il Figlio Gesù Cristo […].
Le nozze di Cana Gv 2,1-11 II Domenica T.O. Anno C
Il vino buono, del quale il vino di Cana era soltanto un segno, è il sangue di Gesù, dono generoso che Gesù fa della propria vita per consentire il compimento delle nozze…
meditazione di Padre Alberto Vanhoye.
III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C
Domenica della Parola 2022 (dal 30 Settembre 2019) – Aperuit Illis
La Domenica della Parola di Dio, per riconoscere l’essenziale